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Film al Cinema: I Top e Flop di Ottobre 2014

09/11/2014 | News
Film al Cinema: I Top e Flop di Ottobre 2014

Tanti i film usciti al Cinema nel mese di ottobre. Come di consueto ecco la nostra personalissima classifica con i Top e Flop dei film di ottobre 2014.

Alice

TOP
The Judge di David Dobkin
La coppia padre-figlio, Robert Downey Jr. e Robert Duvall convince appieno in questa pellicola che considero il Top del mese. Parla d’amore e della difficoltà della vita, in grado di far commuovere, sorridere e fare riflettere lo spettatore, il tutto impreziosito proprio dalla bravura di due protagonisti così ben amalgamati fra loro: Downey Jr, smessa l’armatura d’acciaio di Iron Man dimostra di avere stoffa, mentre Duvall regala l’ennesima ed ottima interpretazione. The Judge entra dentro toccando le corde del cuore, si permette di mettere da parte gli effetti speciali e di affidare tutto ai sentimenti, ai gesti e alle parole, dando vita ad una sceneggiatura ricca, lineare e solida, che emoziona e da vita ad n tenero affresco familiare ed umano.

FLOP
Una folle passione di Susanne Bier
A deludere questo mese, è una delle coppie d’attori più affermate e affiatate del momento: Jennifer Lawrence e Bradley Cooper. La nuova pellicola di Susanne Bier, che li vede protagonisti, li ritrova per la prima volta in difficoltà. Per l’intera durata della pellicola infatti, i due sembrano aggirarsi con sguardi smarriti, probabilmente chiedendosi il perché si ritrovino lì. Come se non bastasse poi, la sceneggiatura, che su carta poteva anche essere ritenuta valida, trova nella sua messa in scena una problematica di fondo, che finisce per rendere la narrazione stessa affettata e poco fluida. Poca empatia, poca costruzione dei personaggi e poca regia, Una folle passione delude le aspettative, rivelandosi vuoto ed inutile.

MENZIONE SPECIALE
Tutto può cambiare di John Carney
Il regista di Once (2006), John Carney, sforna un’altra commedia sentimentale, d’amicizia e d’amore, che pone ancora una volta al centro la musica, ed è proprio essa che da vita al film e alle storie dei personaggi, che si intrecciano. Questo il successo di Tutto può cambiare, che grazie a Mark Ruffalo e Keira Knightley, così come alla brillante idea di inserire come personaggio la città di New York, il film vive di note musicali, che sembrano librarsi in cielo. Con una sceneggiatura abbastanza semplice, con la sempre novità di risaltare l’amicizia più che l’amore, l’elemento vincente è proprio la musica, che sembra avere quasi un effetto salvifico e che oltre ad entrare nel cuore dei protagonisti, si trasmette anche in quello del pubblico.

Sara

TOP
Boyhood di Richard Linklater
Non basterebbero poche righe per spiegare l’immensità di un progetto come Boyhood, ma allo stesso tempo usarne troppe si finirebbe per snaturare la semplicità e la bellezza di questa opera. Perché se si pensava che Linklater avesse raggiunto il suo apice con la trilogia dedicata a Jesse e Celine, qui riesce ancora una volta a superarsi, portando anche il più critico dei cinefili al suo stato primordiale: quello di spettatore che si gode i film, lasciandosi avvolgere dalle semplici storie ed emozioni. Perché Boyhood è vita vera condensata in 166 minuti,  l’esistenza collettiva raccolta in quella di Mason, è vita che si fa opera d’arte, è dialoghi continui mai banali, mai messi lì per riempire un vuoto, ma per portare lo spettatore su un altro piano, quello del riconoscersi in quelle parole e riflettere o commuoversi. Un inno alla vita che ti fa venire voglia di volerne di più, non solo di pellicola, ma proprio dell’esistenza stessa con tutti i suoi guai, ma anche con i suoi momenti di gioia. Un gioiello, un capolavoro del cinema contemporaneo che entra di diritto nella top dei film più belli del 2014.

FLOP
Dracula Untold di Gary Shore
Non basta avere la scusante di essere al suo primo film per riuscire a salvare questa opera di Shore, perché è quasi tutta sbagliata. Dico quasi, perché si deve almeno salvare la tenebrosa fotografia e alcune interessanti inquadrature, ma per il resto il film offre poco o niente allo spettatore (che comunque lo premia, portandolo al primo posto del botteghino italiano). Dracula Untold è un ibrido che strizza l’occhio al Batman di Nolan, ma del quale manca completamente la caratterizzazione dei personaggi. Non c’è il senso del drammatico, non si riesce a rapportarsi con i protagonisti che rimangono figurine bidimensionali su uno sfondo che diventa più protagonista di loro. Eppure l’idea di base su cui lavorare c’era, si poteva ridare vita ad un genere ed, invece, il tutto viene sprecato con la voglia di sovraccaricare lo spettatore solo dal punto di vista visivo, dimenticandosi l’impianto narrativo.

MENZIONE SPECIALE
#ScrivimiAncora di Christian Ditter
Fortunatamente questo è stato un mese in cui buoni film non sono mancati e la scelta della menzione speciale è stata davvero ardua. C’è stato Sin City – Una donna per cui uccidere, ma lo si salva solo per la sequenza con Eva Green e Josh Brolin, ci sono stati i sorprendenti Guardiani della Galassia che con la loro irriverenza si sono creati il loro spazio nella pop culture, c’è stato il piccolo quanto poetico Last Summer, c’è stato il delizioso Tutto può cambiare (però già citato e quindi per la sottoscritta fuori dai giochi). E allora perché, alla fine, ho scelto #ScrivimiAncora? Perché l’opera con Sam Claflin e Lily Collins, alla fine, risulta (quasi a pari merito con i Guardiani che non ho scelto, perché, diciamocela tutta, lo sapete che è un gran film ed i super eroi ne abbiamo ovunque) il film tra quelli per la menzione speciale più solidi di questo mese. Sì perché mancava una commedia romantica così ben fatta, che riesce a far commuovere e a far ridere allo stesso tempo, dove la protagonista è assolutamente irresistibile e dove la componente musicale, un po’ come per Boyhood, diventa messaggera dell’epoca in cui si stanno svolgendo le scene e assoluta co-protagonista del film. Scrivimi Ancora è una di quelle commedie romantiche solide che si trovavano negli anni Novanta o inizi del Duemila e che ora scarseggiano, ma che Ditter è riuscito a portarci con amore e sentimento.

Alice Bianco e Sara Prian

 


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